Buongiorno a tutti!
Oggi vi vogliamo parlare del Modello 3D HR un modello molto innovativo che, molto presto, soppianterà quello tradizionale.
LE 6 FORZE…
Non ci sono dubbi che il mondo HR debba assolutamente evolversi ma è anche necessario che debba farlo molto velocemente. Questo non è un consiglio ma una necessità. C’è una tendenza che, piano piano, sta emergendo ed è guidata da 6 forze molto potenti:
- La società, adesso some adesso, si aspetta prodotti, servizi e soluzioni fatte su misura e che vengano forniti il più in fretta possibile. Questo nuovo tipo di consumo sta, man mano, facendo il suo ingresso anche nel mondo HR ed è incalzato dalla così detta guerra dei talenti e dall’importanza sempre maggiore della realizzazione personale dei Career Owners.
- Questo particolare accento sulla realizzazione personale dei Carrer Owners sta mettendo pressione a tutte le aziende; da qui l’intenzione di dare sempre più spazio a strutture organizzative orizzontali, Teal, all’olocrazia e similari.
- Lo sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate ha portato alla creazione di una nuova “specie”, di Career Owners, ai quali mette a disposizione un numero sempre maggiore di strumenti.
- Tutto ciò sta ad indicare che il mondo HR sta perdendo la fiducia dei Career Owner dimostrato, infatti, dall’uso, sempre maggiore, della tecnologia da parte di questi ultimi.
- La tecnologia HR è stata messa da parte per 25 anni ma questa situazione ha avuto un’impennata negli ultimi 10 anni e l’uso di tecnologie all’avanguardia è aumentato esponenzialmente negli ultimi 3-4 anni. Questa nuova era per la tecnologia HR è arrivata al suo picco massimo e coinvolge tutti i maggiori trend tecnologici dalla gamification e Data Analytics alla tecnologia AI.
- La tecnologia HR sta diventando sempre meno “solo per le risorse umane” ma, ormai, per le persone e i dati. Questo, rappresenta, infatti, la prima ragione per cui Microsoft, Google, Facebook e altri grandi investitori hanno deciso di investire sulla tecnologia HR.
Queste 6 forze stanno cambiando le regole del gioco per quanto riguarda le direzioni HR nelle organizzazioni. Stanno imponendo un approccio che obbligherà ad implementare i game HR, compresi i fornitori di servizi per le risorse umane e i leader del settore.
…CHE STANNO GUIDANDO IL MONDO HR IN 3 DIREZIONI
Ciò che è attualmente in corso, è la professione HR che cerca di affrontare (parte di) queste forze concentrandosi su cose come il branding, il reclutamento, il miglioramento delle esperienze candidato / dipendente,… ma tutti questi approcci sono insufficienti, troppo unilaterali e frazionari.
C’è la necessità, infatti, di ripensare al ruolo HR in un ruolo 3D il quale si sviluppa in tre direzioni.
In discesa
Il mondo HR deve supportare e facilitare i Career Owners comprendendo i loro bisogni e fornendo tutte le competenze in grado di motivarli e farli progredire. Deve, inoltre, assicurarsi che l’employer branding sia la chiave per il prosperare delle aziende. Questo, si intreccia con l’approccio unilaterale che vediamo nella maggior parte dei dipartimenti HR. Ma c’è una differenza!
L’approccio tradizionale, senza eccezioni, si origina da un modo di pensare al rovescio, dall’interno verso l’esterno: le idee e i punti di vista delle aziende vengono veicolate all’esterno verso i Career Owners. C’è la necessità, invece, di pensare sì, dall’interno verso l’esterno, ma anche dall’esterno verso l’interno. Tale pensiero farà progredire la vostra organizzazione e creerà un terreno comune tra le esigenze dei Career Owners e le esigenze organizzative dell’azienda.
In salita
Le direzioni HR devono diventare un consulente fidato per l’amministratore delegato e il consiglio di amministrazione sul futuro dell’organizzazione. Devono, inoltre, saper analizzare i dati relativi alle persone, essere in grado di collegarli alle performance e alle direttive verso le quali l’azienda è orientata.
Cerchiamo di chiarire questo concetto con un esempio: il primo step si basa sull’età della popolazione dell’organizzazione e del turnover delle persone, e richiede di saper prevedere il numero di persone che si dovrà assumere in futuro. Successivamente, sarà necessario individuare le caratteristiche che l’azienda ricerca in un candidato per realizzare la sua strategia aziendale. Quindi, è indispensabile iniziare ad individuare i potenziali candidati e prendersi il tempo per formarli. Questo richiederà, pertanto, una nuova business mentality da parte del mondo HR. Le persone che lavorano in questo mondo devono capire le implicazioni finanziarie e di performance degli individui e dei gruppi nelle aziende. La mancanza attuale di questa caratteristica è una delle ragioni per la quale le risorse umane raramente riescono a raggiungere una posizione di spicco nel consiglio di amministrazione o nel comitato di gestione.
Lateralmente
Il cambiamento è una costante (c’è sempre stato, ma mai come in questo periodo storico avviene così velocemente). Il mondo HR viene da sempre considerato come un facilitatore, un coach ed una guida per affrontare il cambiamento.
Non è per niente un compito facile, in quanto richiede di saper cavalcare il cambiamento, fornire un supporto ai responsabili del cambiamento ed, allo stesso tempo, fornire tutti gli strumenti necessari al resto dell’azienda per saperlo affrontare e gestire. Questo significa che le direzioni HR devono promuovere il cambiamento e contemporaneamente valorizzare le cose fatte in precedenza.
3D HR E’ MOLTO DI PIU’ DELL’HR
Il 3D HR è un modello molto diverso rispetto al modello HR tradizionale; vediamo come mai:
- Ridefinisce i compiti su cui attualmente le direzioni HR si concentrano e che consumano la maggior parte del loro tempo. Queste attività possono e devono essere automatizzate;
- Promuove l’uso della tecnologia per avere più tempo a disposizione e supportare i vari compiti;
- Necessita di nuove abilità da parte delle persone che lavorano nel mondo HR;
- Distribuisce le responsabilità, una volta solo all’interno del dipartimento HR, in tutta l’azienda e richiede che i dipendenti si occupino di tutte quelle attività che fino ad ora riversavano nei dipartimenti HR.
- Richiede decisione, trasparenza ed oggettività; qualità che rendono le direzioni HR più “kick ass” e meno “kiss ass”!
Salvo le caratteristiche di questo nuovo modello, temo che non esista, però, un approccio taglia unica. Se vi aspettavate che questo articolo chiarisse come attuare il modello 3D HR, purtroppo rimarrete delusi.
Lo sviluppo di tale modello è un processo che il mondo HR deve condurre in cooperazione con tutti gli stakeholders: Career Owners (dentro e fuori l’azienda) ed i leader aziendali.
E’ un cambiamento che deve partire da un forte desiderio di diventare a prova di futuro e di fare veramente la differenza. Da un desiderio di co-creare il futuro e dargli valore. Dalla buona volontà di lasciare la vostra confort zone e migliorare il vostro modo di lavorare. Si tratta di reinventare il mondo HR (e voi stessi come addetti HR) da un percorso unidirezionale ad un percorso 3D proattivo.
Vi sentite pronti ad affrontare questa sfida oppure preferite sedervi ed aspettare che questa corrente vi colpisca come uno tsunami???