3 DOMANDE PER TRATTENERE I TUOI COLLABORATORI

3 DOMANDE PER TRATTENERE I TUOI COLLABORATORI

Salve a tutti! E bentornati sul blog di Network Training!
Recentemente sulla rivista Harvard Business Rewiev abbiamo letto un interessante articolo circa le migliori pratiche da seguire per ottenere degli utili feedback dalle persone che hanno deciso di abbandonare un’azienda.
Questi feedback, detti anche interviste di uscita, possono essere uno strumento utilissimo per capire le dinamiche del turnover nella vostra azienda.
Certamente ci sono molti approcci proattivi atti per ridurre il turnover come, per esempio, investendo in formazione dedicata alla leadership, assicurando paghe/benefici competitivi, creando una cultura desiderabile ecc. Molti di questi approcci possono essere, però, costosi e a lungo termine. Sfortunatamente, anche quando sapete cosa è meglio per la vostra azienda, non potete sempre agire o attuare queste accortezze a causa di vincoli aziendali o di risorse.
Per evitare tutto questo vi suggeriamo di attuare una soluzione semplice semplice: parlate con i vostri collaboratori! Nello specifico vi proponiamo 3 domande per capire la soddisfazione professionale dei vostri collaboratori e migliorarne la loro fidelizzazione:

  1. Ti stiamo aiutando ad essere efficace nel tuo lavoro?
  2. Ti stiamo aiutando a costruire una carriera di successo?
  3. Ti stiamo aiutando ad avere una vita appagante?

Quello che amiamo di questo metodo è che è estremamente semplice ma altamente d’impatto. Insieme, queste tre domande, comprendono tutti i punti chiave fondamentali della vita lavorativa di un vostro collaboratore. Le risposte a queste domande aiuteranno sicuramente i manager a farsi un’idea su come rendere migliore il benessere dei propri collaboratori all’interno dell’azienda. I commenti e le opinioni di una persona possono essere condivisi da molti, quindi potrebbero essere il punto di partenza per il miglioramento dell’intera azienda prima che le persone fuoriescano alla ricerca di lidi migliori.
Inoltre, queste domande sono personali e sono molto utili per effettuare, in caso, interventi di alto livello. La considerazione individuale è un attributo indispensabile per un grande leader, ma i manager devono, innanzitutto, imparare a capire una persona: la considerazione individualizzata fa parte di ciò che rende grande un leader, ma i manager devono prima conoscere l’individuo per poterlo fare efficacemente. Ponendo queste domande darete ai manager l’opportunità di conoscere i propri collaboratori. Apriranno le porte per una conversazione in cui emergeranno gli obiettivi di carriera, il bilanciamento vita-lavoro e l’eventuale frustrazione dei dipendenti. Attraverso queste informazioni i manager avranno tutti gli strumenti per costruire relazioni, coinvolgere i collaboratori, ridurre lo stress, tutelare i bisogni dei collaboratori e sviluppare percorsi di carriera invitanti. Allo stesso tempo, questo stratagemma fornisce ai collaboratori una voce, e il messaggio che passa è: “Io ti osservo, ti ascolto, mi preoccupo per te…e sono intenzionato a fare qualcosa per venire incontro alle tue richieste”.
Infine, dare la priorità a queste domande durante i check regolari rafforza la ricerca corrente e l’opinione popolare fornendo un feedback costante e continuo che è più fruttuoso rispetto ai punti di contatto meno frequenti. Piuttosto che avere questo tipo di conversazione alla fine oppure all’inizio dell’anno, suggeriamo di predisporle ad intervalli regolari. Analogamente ai nuovi sondaggi “a impulsi”, che mirano a raccogliere dati in tempo reale sullo stato attuale dell’organizzazione, incorporare queste domande regolarmente assicura che i manager non siano colti alla sprovvista dal basso morale, dall’insoddisfazione o dal burnout – o peggio ancora, un sentimento di rimpianto (“Se solo avessi saputo che lui / lei sentiva in questo modo, potrei avere X.”).
Inoltre, è molto facile per i manager focalizzarsi sulle strategie di lavoro. Per esempio, discutendo lo status dei progetti attuali e capendo a che punto è il collaboratore, per fornire consigli su come gestire una situazione difficile.
Ecco un piccolo suggerimento: iniziate il check regolare inserendo le 3 domande di cui abbiamo parlato prima e, solo in un secondo momento e solo se c’è tempo, discutete su come risolvere alcuni problemi su un determinato progetto.
A questo punto avrete centrato il bersaglio!
Come dice la nostra frase preferita: “Pensi di poter correre domani? Ricorda, lo hai già detto ieri!”. Quindi iniziate ora prima che sia troppo tardi!
E voi, cosa ne pensate? Che strategie utilizzate per trattenere i vostri collaboratori? Fatecelo sapere con un commento qua sotto!